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Scommessa Marathon: fra polemiche, ritardi e fiducia (forse troppa) di Sony

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PulseWriter

Jun 18, 2025 15 Minutes Read

Scommessa Marathon: fra polemiche, ritardi e fiducia (forse troppa) di Sony Cover

Quando ho sentito la notizia del possibile rinvio di Marathon, confesso che la mia reazione è stata un mix di déjà-vu e curiosità. Da fan storico dei prodotti Bungie, l’idea che il loro primo nuovo titolo originale in oltre dieci anni possa inciampare proprio sul traguardo mi ha lasciato un po’ spaesato. Ma forse è proprio questo senso di incertezza—quella nuvola di dubbi che aleggia sopra ogni progetto troppo atteso—a rendere il gaming uno spettacolo imprevedibile. Dietro le quinte, sembra che nulla sia scolpito nella pietra. Proprio come una partita a scacchi dove le regole vengono riscritte in ogni mossa: così è oggi la storia di Marathon.

Marathon di Bungie: il ritorno di un’icona (con molte ombre)

Quando Bungie ha annunciato il ritorno di Marathon, il clima era quello delle grandi occasioni. Dopo oltre dieci anni senza nuovi IP, il team dietro Destiny e Halo sembrava pronto a rilanciare uno dei suoi marchi più amati, questa volta in una veste completamente nuova. Marathon Bungie non è solo un revival nostalgico: è un tentativo di inserirsi con forza nel mercato degli extraction shooter multiplayer, con una Release Date fissata – almeno sulla carta – al 23 settembre, e una distribuzione su PS5, Xbox Series X/S e PC via Steam. Un debutto multipiattaforma che, secondo Sony, dovrebbe garantire la massima visibilità e un bacino d’utenza enorme.

Eppure, l’entusiasmo iniziale ha lasciato rapidamente spazio a polemiche, dubbi e una lunga scia di incertezze. Le aspettative su Marathon sono altissime: Sony ha dichiarato apertamente di puntare a entrare nella top 5 dei giochi più venduti negli Stati Uniti nel 2025. Un obiettivo ambizioso, forse troppo, considerando la tempesta che si è abbattuta sul progetto nelle ultime settimane.

Un comeback tra hype e polemiche

Il ritorno di Marathon non è passato inosservato. Il titolo, che nel 1994 era già diventato un cult tra i giocatori Mac, oggi si ripresenta come un extraction shooter moderno, con promesse di mistero, lore profonda e la tipica azione FPS firmata Bungie. Ma la strada verso il lancio non è stata affatto semplice. Prima le polemiche per l’uso non autorizzato di asset di un artista indipendente, poi il silenzio stampa di Bungie e la cancellazione improvvisa del trailer che avrebbe dovuto annunciare i preordini. Tutto questo ha alimentato le voci su un possibile rinvio della Release Date, gettando un’ombra sulle Launch Expectations di Sony.

Durante l’ultima riunione con gli investitori, Hermen Hulst – capo dei PlayStation Studios – non ha nascosto le difficoltà: i feedback raccolti durante la Closed Alpha sono stati definiti “contrastanti”. Eppure, la Sony Confidence resta altissima. Hulst ha ribadito che l’azienda vuole dare a Marathon Bungie “la massima opportunità di successo”, sottolineando come il team stia lavorando senza sosta per migliorare il gioco grazie ai feedback ricevuti.

“Vogliamo che sia coraggioso, innovativo e capace di coinvolgere i fan.”

Un progetto sotto pressione

La pressione su Bungie è palpabile. Non solo perché Marathon rappresenta il primo nuovo titolo originale dello studio dopo più di dieci anni, ma anche perché Sony ha investito molto in termini di visibilità e aspettative. Il gioco, secondo quanto emerso, sarà disponibile su tutte le principali piattaforme e supporterà il cross-play e la cross-progression, elementi chiave per ampliare la community e favorire la crescita del titolo nel lungo periodo.

Tuttavia, le incertezze restano. La roadmap ufficiale non è ancora stata pubblicata, e non ci sono certezze sulla prossima fase di Beta testing. I preordini, inizialmente previsti per giugno, potrebbero slittare ad agosto, forse in occasione della Gamescom, ma nulla è confermato. Il rischio di un ulteriore rinvio della Release Date è concreto, soprattutto alla luce delle critiche interne e dei feedback poco entusiasti degli ultimi mesi.

Un’icona tra aspettative e realtà

In definitiva, Marathon Bungie si trova in una posizione delicata: da un lato, il peso della storia e delle aspettative; dall’altro, la necessità di convincere una community sempre più esigente e attenta. Sony continua a mostrare fiducia nel progetto, ma la domanda resta: basterà tutto questo per garantire il successo al lancio? Per ora, la Release Date del 23 settembre rimane un punto interrogativo, così come le reali possibilità di vedere Marathon tra i titoli più venduti del 2025.


Feedback e polemiche: segnali d’allarme o fisiologia da tripla A?

Feedback e polemiche: segnali d’allarme o fisiologia da tripla A?

Se c’è una parola che ha dominato la narrazione attorno a Marathon negli ultimi mesi, è “incertezza”. La Closed Alpha del nuovo sparatutto di Bungie, tanto attesa quanto temuta, ha restituito Feedback Reviews che oscillano tra entusiasmo e delusione. Un risultato che, a ben vedere, non sorprende: il titolo è il primo progetto originale dello studio dopo oltre dieci anni, e le aspettative sono altissime. Ma cosa ci raccontano davvero questi feedback contrastanti? E come stanno reagendo Bungie e Sony davanti a una situazione che, tra Controversy Assets e crisi interne, sembra sempre più complessa?

Durante l’ultima riunione con gli investitori Sony, Hermen Hulst – capo dei PlayStation Studios – non ha nascosto la realtà: “I feedback ricevuti sono stati contrastanti”. Una frase che pesa, soprattutto se si considera quanto la Closed Alpha fosse attesa come banco di prova per il gameplay e il bilanciamento. Eppure, proprio qui si è vista la prima reazione concreta: Bungie ha iniziato a usare le Feedback Reviews per iterare rapidamente sugli aspetti più criticati, adottando quello che ormai è diventato il mantra dei Live Service Updates. Il team – parole di Hulst – “sta sfruttando i feedback ricevuti per migliorare il gioco”. Un processo continuo, che però non basta a dissipare i dubbi.

A complicare ulteriormente il quadro, sono arrivate le polemiche sugli asset. L’uso non autorizzato di materiali di un artista indipendente ha scatenato un vero e proprio Controversy Assets case, portando Bungie a una scelta drastica: silenzio stampa. Da allora, la comunicazione si è fatta rarefatta, quasi assente. Il trailer che avrebbe dovuto annunciare l’apertura dei preordini – previsto per giugno – è stato sospeso, e la Marketing Campaign si è improvvisamente fermata. Un segnale forte, che molti hanno letto come conferma di un clima interno tutt’altro che sereno.

Non è tutto. Le accuse di ambiente tossico, arrivate da ex sviluppatori, hanno ulteriormente minato la fiducia degli addetti ai lavori e della community. In questo scenario, la trasparenza di Bungie – storicamente uno dei suoi punti di forza – sembra essersi dissolta. Il team continua a lavorare, certo, ma lo fa dietro porte chiuse, lontano dai riflettori. E mentre si rincorrono le voci di un possibile rinvio – alimentate proprio dalla sospensione della Marketing Campaign – Sony ribadisce la sua fiducia nel progetto.

“È il primo nuovo titolo originale di Bungie da oltre dieci anni. Vogliamo che sia coraggioso, innovativo e capace di coinvolgere i fan”, ha spiegato Hulst agli investitori.

La realtà, però, è che il percorso di Marathon è tutt’altro che lineare. I Feedback Reviews della Closed Alpha hanno già guidato alcune decisioni di sviluppo, ma le polemiche sugli asset e il clima interno hanno rallentato la comunicazione e la velocità delle iniziative di marketing. Si lavora a una roadmap, si parla di preordini forse alla Gamescom di agosto, ma tutto resta sospeso. Il modello Live Service Updates impone iterazioni continue, ma senza una comunicazione chiara il rischio è che la community perda fiducia.

In definitiva, Marathon si trova oggi in una fase delicata: tra feedback altalenanti, scandali sugli asset e una Marketing Campaign congelata, il futuro resta incerto. Sony continua a credere nel progetto, ma la domanda resta: questi segnali sono semplici fisiologie da tripla A o veri e propri campanelli d’allarme?


Una roadmap ancora oscura: anticipazioni, beta e il sogno Gamescom

Il percorso verso il lancio di Marathon si sta rivelando più tortuoso del previsto. Negli ultimi mesi, la comunicazione ufficiale si è fatta sempre più rarefatta, lasciando spazio a indiscrezioni, voci di corridoio e una crescente incertezza tra gli appassionati. Tutto è iniziato con un annuncio: un trailer dedicato ai Game Preorders era atteso per giugno, accompagnato dall’apertura delle prenotazioni. Poi, all’ultimo momento, il silenzio. Il video è sparito dai radar, i preordini sono stati bloccati e il Marketing Campaign che avrebbe dovuto lanciare la nuova fase di visibilità è stato congelato.

Secondo quanto emerso, la decisione sarebbe arrivata in seguito a feedback tutt’altro che entusiasti raccolti durante la Closed Alpha. Hermen Hulst, capo dei PlayStation Studios, ha parlato apertamente di “feedback contrastanti” e della necessità di dare a Marathon “la migliore possibilità di riuscita al lancio”. In effetti, la data di Release Date fissata per il 23 settembre sembra tutt’altro che scolpita nella pietra. Research shows che tutto dipenderà dalla risposta dei prossimi test, e la roadmap delle Live Service Updates è ancora in fase di definizione.

Nel frattempo, Bungie ha scelto la via del silenzio stampa, complice anche la recente polemica sull’utilizzo non autorizzato di asset artistici. Un caso che ha ulteriormente complicato la narrazione intorno al progetto, già messo sotto pressione dalle aspettative di Sony e dal confronto con altri titoli live service, come Concord, che non hanno brillato al debutto. Sony, infatti, vuole evitare “passi falsi” e sembra intenzionata a non ripetere errori recenti nella gestione delle proprie IP.

Nonostante tutto, Marathon resta confermato come titolo multiplatform: arriverà su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC, senza esclusive di sistema. Una scelta che testimonia la volontà di Bungie e Sony di massimizzare la base utenti, puntando anche su funzionalità come cross-play e cross-progression. Tuttavia, la mancanza di una strategia di Marketing Campaign chiara e la totale assenza di dettagli sulle fasi di beta pubblica stanno alimentando dubbi nella community.

Al momento, l’unico evento che sembra poter rompere questo stallo comunicativo è la Gamescom di agosto. Le voci di corridoio indicano che proprio in occasione della fiera tedesca potrebbero essere finalmente aperti i preordini e rilanciata la campagna promozionale, con nuovi trailer e dettagli sulle prossime fasi di test. L’attesa è palpabile: la presenza di Marathon a Colonia potrebbe rappresentare la vera ripartenza del dialogo con i fan, dopo mesi di incertezze e polemiche.

Nel frattempo, la roadmap ufficiale resta un cantiere aperto. Nessuna data certa per la prossima beta, nessuna conferma sulle modalità di accesso anticipato, e una finestra di lancio che, come detto, potrebbe ancora subire slittamenti. Gli analisti sottolineano che la strategia di Bungie è quella di ascoltare il più possibile il feedback dei giocatori, iterando rapidamente sulle criticità emerse nei test interni. Un approccio che, se da un lato rassicura sulla volontà di offrire un prodotto rifinito, dall’altro rischia di prolungare ulteriormente l’attesa e di indebolire la spinta della campagna marketing.

“Vogliamo dare a Marathon la migliore possibilità di riuscita al lancio.” – Hermen Hulst

In questo scenario, la fiducia di Sony resta alta, almeno a parole. L’obiettivo dichiarato è quello di entrare nella top 5 dei giochi più venduti del 2025 negli Stati Uniti. Ma la domanda resta: la community sarà disposta ad aspettare ancora, in assenza di certezze su Game Preorders, Live Service Updates e una Release Date definitiva?


Il peso delle aspettative: Marathon e la fame di novità nel panorama FPS

Il peso delle aspettative: Marathon e la fame di novità nel panorama FPS

Quando si parla di Launch Expectations nel mondo dei videogiochi, pochi titoli hanno sulle spalle il peso che oggi grava su Marathon, il nuovo progetto Bungie. Dopo il mezzo flop comunicativo di Concord, Sony non può permettersi un altro passo falso. L’obiettivo è chiaro: portare Marathon tra i top seller americani del 2025 e, soprattutto, ridefinire il concetto di FPS extraction shooter in un mercato che, mai come ora, è affollato e competitivo.

La pressione su Bungie è palpabile. Marathon non è solo il primo titolo originale dello studio dopo oltre dieci anni, ma anche la grande scommessa di Sony per conquistare il pubblico degli FPS e rispondere alla fame di novità che anima la community. Il rischio, però, è evidente: tra polemiche, ritardi e feedback contrastanti, le incognite non mancano.

Negli ultimi mesi, la situazione si è fatta ancora più delicata. Le polemiche per l’uso non autorizzato di asset di un artista indipendente hanno costretto Bungie al silenzio stampa. Il trailer che avrebbe dovuto annunciare i preordini, previsto per giugno, è stato cancellato all’ultimo minuto. Tutto questo ha alimentato le voci su un possibile rinvio del lancio, inizialmente fissato per il 23 settembre su PS5, Xbox Series X/S e PC.

Nonostante le incertezze, Sony continua a mostrare una fiducia quasi incrollabile nel progetto. Durante l’ultima riunione con gli investitori, Hermen Hulst, capo dei PlayStation Studios, ha dichiarato apertamente che i feedback ricevuti dalla closed alpha sono stati “contrastanti”, ma ha ribadito la volontà di dare a Marathon “la massima opportunità di successo”. “È il primo nuovo titolo originale di Bungie da oltre dieci anni. Vogliamo che sia coraggioso, innovativo e capace di coinvolgere i fan”, ha spiegato Hulst.

Il team di sviluppo, secondo quanto emerso, sta lavorando senza sosta per migliorare il gioco, sfruttando i feedback della community in un processo di test e iterazioni continuo, come ormai prassi per i titoli live service. Al momento, però, non ci sono certezze nemmeno sulla prossima fase di beta, anche se una roadmap sarebbe in preparazione. I preordini potrebbero partire in occasione della Gamescom di agosto, ma tutto resta sospeso.

Dietro questa strategia c’è una visione precisa: Sony mira direttamente ai vertici delle classifiche di vendita USA, puntando su innovazione e sull’appeal di Bungie tra gli amanti degli FPS. Marathon, infatti, promette Game Features come sopravvivenza sotto pressione, mistero, lore profonda ed endgame in stile raid, elementi che potrebbero fare la differenza in un panorama saturo.

Il mercato degli FPS mainstream, secondo le ultime analisi, è destinato a crescere ancora nel 2025. Ma la concorrenza è feroce: titoli come Escape from Tarkov, Call of Duty e nuovi progetti in arrivo renderanno la scalata di Marathon tutt’altro che semplice. Le aspettative della fanbase e degli investitori sono altissime, e ogni passo falso rischia di trasformarsi in un boomerang mediatico.

La community, intanto, resta in attesa. Da un lato c’è chi spera in un titolo rivoluzionario, capace di ridefinire il genere extraction-FPS; dall’altro, il timore che l’hype sia troppo alto rispetto alle reali possibilità del progetto. In fondo, come si legge spesso nei forum specializzati,

“Resta da vedere se Marathon sarà all’altezza.”

In un contesto dove la fiducia di Sony sembra quasi incrollabile, ma le incertezze sono ancora tante, Marathon si trova a dover dimostrare di essere molto più di una semplice promessa. L’obiettivo di entrare nella top 5 delle vendite USA nel 2025 è ambizioso, forse troppo. Ma è proprio questa fame di novità, questa voglia di innovazione e di riscatto, che tiene accesi i riflettori su uno dei lanci più attesi dell’anno.


Paradossi di fiducia e incertezza: come segue un fan (e una redazione) questo Marathon?

Seguire il percorso di Marathon Bungie in questi mesi è stato come osservare una partita a scacchi giocata con pezzi mancanti. Da una parte, la Sony Confidence è palpabile: dichiarazioni pubbliche, riunioni con gli investitori, e una fiducia ribadita anche quando i Feedback Reviews provenienti dalla community e dagli addetti ai lavori sono tutt’altro che entusiasti. Dall’altra, il clima online oscilla tra entusiasmo e scetticismo, con una community che si divide tra chi sogna un nuovo capolavoro e chi teme l’ennesimo caso di aspettative tradite.

Non è un caso che le parole di Hermen Hulst, capo dei PlayStation Studios, siano diventate il vero leitmotiv di questa fase: “Vogliamo che sia coraggioso, innovativo e capace di coinvolgere i fan.” Un mantra che, almeno sulla carta, dovrebbe rassicurare. Eppure, ogni comunicato ufficiale sembra lasciare più domande che risposte. La Launch Expectations sono altissime, forse anche troppo per un titolo che, a oggi, resta ancora tutto da provare sul campo.

Personalmente, come appassionato e redattore, mi ritrovo sospeso tra due poli. Da un lato, la storia di Bungie parla chiaro: pochi studi hanno saputo reinventarsi come loro, e il ritorno di Marathon dopo oltre dieci anni rappresenta un evento. Dall’altro, la cronaca recente non aiuta. Le polemiche sull’uso non autorizzato di asset artistici, il silenzio stampa improvviso, la cancellazione del trailer dei preordini e le voci sempre più insistenti di un rinvio: tutto contribuisce a un clima di incertezza che si riflette nei forum, nei social e nelle redazioni.

Eppure, Sony continua a credere nel progetto. Non solo: lo fa pubblicamente, con una convinzione che raramente si vede nel settore. Research shows che pochi giochi hanno goduto di un simile supporto pubblico da parte degli executive, e questo è un segnale forte, nel bene e nel male. È una scommessa che coinvolge investitori, fan e critica. Ma è anche un rischio: credere troppo in un titolo ancora acerbo può trasformare la fiducia in un boomerang.

La mia esperienza personale mi insegna che nei videogiochi tripla A bisogna sempre aspettarsi l’inaspettato. Ho seguito da vicino altri lanci molto attesi, alcuni dei quali si sono rivelati flop clamorosi nonostante promesse e investimenti. Ma ho anche visto titoli dati per spacciati rinascere grazie a una community appassionata e a sviluppatori capaci di ascoltare i feedback. Marathon potrebbe essere una wild card, una sorpresa capace di ribaltare ogni pronostico proprio grazie alla sua capacità di sopravvivere ai problemi.

“I migliori giochi nascono spesso nei momenti più difficili.”

Alla fine, la vera domanda resta: quanto conta la fiducia di Sony, e quanto invece pesano i dubbi della community? Marathon si trova esattamente al centro di questo paradosso. Da una parte, la pressione di dover entrare nella top 5 dei giochi più venduti del 2025. Dall’altra, la consapevolezza che il successo si costruisce ascoltando, correggendo, iterando. Forse è proprio questa incertezza endemica a rendere Marathon il titolo più interessante dell’anno: un gioco che, tra polemiche e rinvii, potrebbe sorprendere tutti. O forse no. Ma, come spesso accade nel mondo dei videogiochi, è proprio l’attesa a rendere tutto più elettrizzante.

TL;DR: Marathon di Bungie è avvolto da incertezze, polemiche e feedback contrastanti, ma Sony mantiene ferme le sue convinzioni: il lancio resta previsto per settembre, con una roadmap tutta da scoprire. Vale la pena seguirne l’evoluzione, col fiato sospeso.

TLDR

Marathon di Bungie è avvolto da incertezze, polemiche e feedback contrastanti, ma Sony mantiene ferme le sue convinzioni: il lancio resta previsto per settembre, con una roadmap tutta da scoprire. Vale la pena seguirne l’evoluzione, col fiato sospeso.

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