Lo ammetto: quando mi sono trovato tra le mani l’Oppo Find X8 Ultra, avevo già in mente titoli sensazionalistici (“Il miglior cameraphone mai visto!”). Ma la realtà, come spesso accade, era molto più sfumata. Ho vissuto un paio di batticuori digitali nei primi minuti (quella Dynamic Island in salsa Android!), ma tra una foto al mio gatto e un video in 4K a una giornata fuori città, mi sono dovuto ricredere su cosa sia davvero rivoluzionario e cosa sia solo styling... E poi c’è quel fatidico dettaglio: l’Oppo Find X8 Ultra, allo stato attuale, resta un sogno proibito per chi vive in Italia.
Quando la Tecnologia Ti Lascia Senza Parole... ma Solo a Metà
La prima volta che ho preso in mano l’Oppo Find X8 Ultra, la sensazione è stata chiara: eleganza e solidità fuori scala. La versione Matte Black, in particolare, sembra quasi una scultura hi-tech, con il suo vetro satinato che respinge le impronte e il frame in alluminio che trasmette robustezza. Non è solo una questione di estetica: le dimensioni generose (163.1 x 76.8 x 8.8 mm) e il peso di 226 grammi danno subito l’idea di avere tra le mani un vero flagship phone.
Il design è uno dei punti forti di questo dispositivo. Oppo ha scelto materiali premium, con Gorilla Glass sia sul retro che sui lati, mentre il vetro frontale è proprietario. La protezione IP68/IP69 garantisce una resistenza superiore a polvere e acqua, perfino in caso di immersioni prolungate. Le colorazioni disponibili – Pure White, Shell Pink e Matte Black – aggiungono un tocco di personalità, ma è la versione nera opaca che, almeno per me, trasmette quella sensazione di oggetto esclusivo e moderno.
Un dettaglio che colpisce subito è il modulo fotografico Hasselblad: quattro lenti sporgenti, disposte simmetricamente come fari di un’auto d’epoca, con il logo Hasselblad ben visibile al centro. È un elemento che incute rispetto e lascia intendere che qui la fotografia non è solo una funzione in più, ma il cuore del progetto. Non a caso, Andrea Palmisano ha scritto nella sua recensione su Multiplayer.it:
"Il Find X8 Ultra ridefinisce il concetto stesso di flagship phone"
Il display LTPO AMOLED da 6,82 pollici con WQHD+ Resolution (3168 x 1440 pixel, 510 ppi) è semplicemente avvolgente. Occupa oltre il 90% della superficie frontale e regala colori vividi, neri profondi e una fluidità impeccabile grazie al refresh rate adattivo fino a 120 Hz. Tuttavia, sotto il sole cocente, manca quel guizzo di luminosità che ho trovato nei migliori Samsung: i 2500 nit di picco sono ottimi, ma non imbattibili. Resta comunque un pannello di altissimo livello, con supporto a HDR10, Dolby Vision e Android Ultra HDR.
Un’altra chicca è la “Dynamic Island” ispirata ad Apple, che Oppo ha rivisitato in chiave Android attorno al foro della fotocamera frontale. Accanto, troviamo il Pulsante Scorciatoia, anch’esso mutuato dall’iPhone, che permette di accedere rapidamente a funzioni personalizzabili. Sul lato opposto, il Pulsante Rapido per la fotocamera e lo zoom: dettagli che fanno la differenza nell’uso quotidiano e che dimostrano una certa attenzione all’esperienza utente.
Non tutto, però, è perfetto. Il Find X8 Ultra, infatti, non supporta eSIM: bisogna accontentarsi di due SIM fisiche, una scelta che può far storcere il naso a chi viaggia spesso o desidera maggiore flessibilità. Ma il vero ostacolo è un altro: la distribuzione ufficiale è limitata solo alla Cina. Chi vuole questo smartphone in Italia deve ricorrere all’importazione smartphone Cina, affrontando menù in cinese, dogane, assenza di garanzia locale e un sistema operativo fortemente localizzato. Anche installando il Google Play Store, alcune sezioni restano in cinese e l’integrazione AI si basa su Breeno AI, non su Google Gemini.
In sintesi, l’Oppo Find X8 Ultra è un flagship phone che lascia davvero senza parole per design, materiali e innovazione. Ma, come spesso accade con la tecnologia più avanzata, c’è sempre un “ma”: per averlo, bisogna essere pronti a superare qualche ostacolo in più rispetto ai modelli distribuiti ufficialmente in Europa.

Hardware da Sogno o Sovraccarico di Numeri?
Quando si parla di Performance & Hardware nel 2025, l’Oppo Find X8 Ultra è il nome che fa tremare la concorrenza. Siamo di fronte a uno smartphone che, almeno sulla carta, sembra quasi esagerato: Snapdragon 8 Elite a 3 nanometri, fino a 16 GB RAM LPDDR5X e addirittura 1024 GB Storage UFS 4.1. Numeri che fanno impallidire molti notebook e che, nel palmo della mano, fanno davvero impressione. Ma è tutto oro quello che luccica?
Il cuore pulsante di questo device è il Snapdragon 8 Elite, octa-core con due core Oryon V2 Phoenix L a 4.32 GHz e sei Phoenix M a 3.53 GHz, affiancato dalla GPU Adreno 830. Parliamo di un processore che nei benchmark ha superato i 2.750.000 punti su Antutu, lasciando indietro praticamente ogni rivale. La sensazione di velocità è costante, sia nell’uso quotidiano che nelle sessioni di gaming più spinte. Tuttavia, la potenza ha un prezzo: sotto stress prolungato, la temperatura può salire oltre i 50 gradi sul frame centrale. Non è un caso se Andrea Palmisano, nella sua recensione su Multiplayer.it, ha sottolineato:
"La potenza non basta: bisogna anche saperla gestire."
E qui entra in gioco la dissipazione termica avanzata, con camera a vapore, strati di rame e grafite. Funziona bene nella maggior parte dei casi, ma in test estremi come 3DMark la stabilità scende al 55%. Nella vita reale, però, difficilmente si raggiungono questi limiti. Durante il mio utilizzo, il telefono è rimasto sempre fluido, anche con giochi pesanti e multitasking spinto. La RAM da 16 GB fa la differenza: nessun rallentamento, nessun refresh delle app in background, nessuna incertezza. E con 1024 GB di Storage UFS 4.1, si può davvero archiviare di tutto: foto, video in 4K120, app, giochi, file pesanti. È come avere un computer in 163 mm di altezza.
Sul fronte connettività, Oppo non ha lasciato nulla al caso. Troviamo WiFi 7, Bluetooth 5.4, NFC, aptX HD, LHDC 5 e persino una porta a infrarossi. Manca solo la eSIM, una scelta che lascia un po’ l’amaro in bocca nel 2025, dove ormai molti top di gamma offrono questa opzione. Restano comunque due slot per SIM fisiche, che per alcuni può essere addirittura un vantaggio.
La batteria da 6100 mAh con tecnologia silicio-carbonio è un altro asso nella manica. Due giorni pieni di autonomia sono la norma, anche con il display QHD+ sempre attivo. Nei miei test, ho superato le 23 ore di riproduzione video e le 38 ore di chiamate. La ricarica cablata a 100W è una vera rivoluzione: da zero a cento in 37 minuti, con il caricatore SuperVOOC incluso nella confezione cinese. Non manca la ricarica wireless a 50W e la ricarica inversa a 10W, utilissima per cuffie o altri dispositivi.
Dal punto di vista della Performance & Hardware, il Find X8 Ultra si posiziona sopra la media del 2025. La combinazione di Snapdragon 8 Elite, 16 GB RAM, 1024 GB Storage e una 6100 mAh Battery lo rende un vero mostro di potenza e autonomia. Certo, la gestione termica sotto stress può ancora migliorare, ma nell’uso reale siamo davanti a uno dei dispositivi più completi e performanti mai visti.
In sintesi, prestazioni eccezionali e autonomia da leader di categoria, con tutte le connessioni possibili (tranne la maledetta eSIM). L’Oppo Find X8 Ultra è davvero il sogno di ogni appassionato di tecnologia, anche se qualche limite sotto stress prolungato ci ricorda che la perfezione, almeno per ora, resta un miraggio.
Il Quarto D’Oro: Fotocamere da 50MP e Video 4K120 da Vera Star
Quando si parla di Camera Features nel mondo degli smartphone, raramente si assiste a una rivoluzione come quella che ho vissuto testando l’Oppo Find X8 Ultra. Questo dispositivo, che già sulla carta prometteva di ridefinire il concetto di mobilephotography, nella pratica si è rivelato un vero e proprio punto di riferimento. La collaborazione con Hasselblad non è solo un logo stampato sul retro: si percepisce in ogni scatto, in ogni dettaglio cromatico, nella fedeltà dei toni e nella gestione della luce.
Il modulo fotografico posteriore è, senza mezzi termini, impressionante: quattro sensori da 50MP Cameras, tutti di altissimo livello. La principale è una Sony LYT-900 da 1 pollice, apertura f/1.8, che già da sola basterebbe a mettere in difficoltà la concorrenza. Ma Oppo non si è fermata qui: accanto troviamo due periscopiche stabilizzate, una 3x (Sony LYT-700) e una 6x (Sony LYT-600), oltre a una ultrawide Samsung JN5. Ogni lente è stata ottimizzata per offrire risultati professionali e, come sottolineano i dati tecnici, la coerenza tra le diverse ottiche è sorprendente. Research shows che questa ottimizzazione porta a una qualità uniforme, sia nei ritratti che nelle macro o negli scatti notturni.
La True Chroma Camera da 2MP è un’aggiunta meno appariscente ma fondamentale: si occupa di gestire l’esposizione e i toni della pelle nei ritratti, garantendo una resa naturale anche in condizioni di luce difficili. Nei miei test, i volti risultavano sempre realistici, senza quelle fastidiose dominanti che spesso affliggono i cameraphone meno curati.
La versatilità è uno dei punti di forza di questo comparto fotografico. Con la tele 3x si possono realizzare foto macro fino a 10 cm dal soggetto, con un livello di dettaglio che raramente ho visto su smartphone. La tele 6x, invece, permette di spingersi oltre con lo zoom senza perdere qualità, ideale per chi ama immortalare dettagli lontani o per ritratti con uno sfocato naturale e gradevole. Anche la ultrawide, pur avendo un sensore leggermente più piccolo rispetto al modello precedente, mantiene una resa elevata, soprattutto in condizioni di buona luce.
Ma è di notte che il Find X8 Ultra mostra davvero i muscoli. Gli scatti notturni sono privi di rumore visibile, ricchi di dettaglio e con una gamma cromatica fedele. Non importa se la scena è complessa o se il soggetto è in controluce: il risultato resta sempre all’altezza delle aspettative di chi cerca il meglio in mobilephotography.
Per quanto riguarda i video, qui Oppo ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella. È possibile registrare in 4K120 Video con tutte le fotocamere (ad eccezione della ultrawide che si ferma a 4K60), senza limiti di tempo e con il supporto completo a Dolby Vision. La stabilizzazione “ultra steady” è attivabile in quasi tutte le modalità, rendendo le riprese fluide anche in movimento. Nei miei test, la qualità dei video ha superato quella di molti dispositivi concorrenti, sia per dettaglio che per gestione della luce.
Non va dimenticata la selfie camera da 32MP (Sony LYT-506, autofocus), che si comporta come una vera ammiraglia: dettagli nitidi, colori naturali e un effetto bokeh credibile anche senza ricorrere a filtri software aggressivi.
"Questo modulo fotografico mette in soggezione qualsiasi altro cameraphone attuale." – Andrea Palmisano
In sintesi, il Find X8 Ultra rappresenta la punta di diamante assoluta della fotografia mobile, non solo per la qualità degli scatti ma anche per la coerenza e la professionalità dell’intero sistema. La combinazione di Camera Features avanzate, 50MP Cameras su ogni lente e la possibilità di girare 4K120 Video con stabilizzazione e Dolby Vision, lo rende un vero sogno per ogni appassionato di mobilephotography e un benchmark difficile da eguagliare.

Compromessi Occidentali: La Dura Vita dell’Importatore
Quando si parla di importazione smartphone Cina, il caso dell’Oppo Find X8 Ultra è emblematico. Sulla carta, questo dispositivo rappresenta il sogno di ogni appassionato di fotografia mobile e tecnologia di fascia alta. Tuttavia, la realtà per chi vive in Occidente è ben diversa: acquistare il Find X8 Ultra significa accettare una serie di compromessi che vanno ben oltre la semplice scelta di un telefono fuori dal comune.
Il primo ostacolo, e forse il più pesante, è la garanzia. Dimenticatevi la classica assistenza europea: fuori dalla Cina, siete completamente in balia di voi stessi. Se qualcosa va storto, non esiste centro assistenza ufficiale a cui rivolgersi. Questo aspetto, spesso sottovalutato, pesa enormemente sul valore reale del dispositivo. “Chi compra Find X8 Ultra in Occidente accetta una sfida da geek – occhio alle sorprese!” ricorda Andrea Palmisano nella sua recensione su Multiplayer.it, e non potrei essere più d’accordo.
Poi c’è il sistema operativo: la ColorOS 15 basata su Android 15, pensata e ottimizzata per il mercato cinese. I menu sono fortemente localizzati, pieni di app e servizi preinstallati che parlano solo cinese. Anche dopo aver aggiunto il Google Play Store – operazione possibile ma non sempre intuitiva – ci si ritrova spesso tra sottomenù illeggibili e funzioni che semplicemente non funzionano come dovrebbero. Alcuni servizi Google restano parzialmente integrabili, ma l’esperienza non è mai quella di uno smartphone pensato per il mercato europeo.
Un altro punto delicato riguarda l’intelligenza artificiale integrata. Invece di Google Gemini, qui troviamo Breeno AI, l’assistente virtuale sviluppato da Oppo per la Cina. Breeno AI è onnipresente e, soprattutto, parla (troppo) cinese. Anche installando Gemini, alcune funzioni restano comunque legate all’ecosistema asiatico, rendendo l’esperienza d’uso spesso frustrante per chi non mastica la lingua. Research shows che il sistema operativo e l’AI influenzano drasticamente l’esperienza occidentale, creando una barriera culturale e tecnica difficile da superare.
E poi c’è il costo. Il prezzo di importazione del Find X8 Ultra oscilla tra i 1000 e i 1300 euro, a seconda del taglio di memoria scelto. Ma non è finita qui: bisogna aggiungere i mobile import costs, cioè dazi doganali, IVA e spese di spedizione. In pratica, la perfezione costa cara, sia al momento dell’acquisto che dopo, in caso di problemi o necessità di assistenza. Non esistendo una distribuzione ufficiale fuori dalla Cina, ogni acquirente occidentale si trova a dover gestire pratiche doganali e rischi di blocchi o ritardi nella consegna.
In sintesi, chi sceglie di importare l’Oppo Find X8 Ultra deve essere consapevole di entrare in un territorio da veri smanettoni, dove ogni vantaggio tecnologico si paga con una serie di compromessi non indifferenti. La ColorOS 15 resta fortemente localizzata, la Breeno AI non è pensata per l’Occidente e il mobile import costs può lievitare rapidamente. Senza dimenticare che, in caso di guasto, la mancanza di garanzia valida in Europa lascia l’utente completamente scoperto.
“Chi compra Find X8 Ultra in Occidente accetta una sfida da geek – occhio alle sorprese!” – Andrea Palmisano
- No garanzia valida UE
- Prezzo import: 1000-1300€ + dazi
- ColorOS 15 localizzata e poco traducibile
- AI Breeno invece di Gemini
- Play Store installabile, ma menù in cinese
Il Paradosso del Quotidiano: Quando la Potenza Serve... E Quando No
Quando si parla di Performance & Hardware, l’Oppo Find X8 Ultra è un vero colosso. Il processore Snapdragon 8 Elite spinge ogni componente al massimo, e i numeri dei benchmark lo confermano: 2.750.000 punti su AnTuTu sono un risultato che solo pochi smartphone possono vantare. Ma la domanda che mi sono posto durante la prova è stata semplice: tutta questa potenza, serve davvero nella vita di tutti i giorni?
Nei test da laboratorio, il Find X8 Ultra si è comportato come una vera bestia. Ho spinto il telefono al limite con stress-test prolungati, e il risultato è stato chiaro: il frame centrale ha raggiunto i 50°C, tanto da rendere difficile tenere il dispositivo in mano. La stabilità nei benchmark, come il 55% su 3DMark, mostra che il thermal throttling esiste e si fa sentire quando si cerca di spremere ogni goccia di potenza dal chip. Ma, e qui sta il paradosso, nella vita reale queste situazioni sono rarissime.
Nell’uso quotidiano, la storia cambia radicalmente. ColorOS 15, la personalizzazione Oppo basata su Android 15, scorre fluida come poche altre interfacce Android. L’esperienza ricorda da vicino quella di iOS, con animazioni curate e una gestione delle app che non mette mai in difficoltà il processore. Anche con app pesanti, editing fotografico avanzato o giochi tripla-A, il Find X8 Ultra non mostra mai incertezze. Persino durante videochiamate in 4K, che di solito mettono in crisi la autonomia smartphone, il consumo resta sorprendentemente basso.
È proprio in questi momenti che emerge il vero valore della potenza: non tanto nei picchi, quanto nella costanza. Non serve avere sempre il massimo, ma sapere che, quando serve, il telefono non ti lascia mai a piedi. Come ha sottolineato Andrea Palmisano nella sua recensione:
"Quello che davvero sorprende è quanto poco serva tutta questa potenza nella routine di ogni giorno."
Eppure, la sicurezza di poter contare su un hardware così spinto fa la differenza per chi lavora con lo smartphone, per chi vuole giocare senza compromessi o per chi semplicemente non accetta rallentamenti. È una marcia in più che si nota davvero solo nelle situazioni-limite, ma che rende l’esperienza d’uso sempre piacevole e senza pensieri.
Un altro aspetto che mi ha colpito è la autonomia smartphone: la batteria da 6100 mAh, unita all’ottimizzazione software, garantisce due giorni pieni di utilizzo anche con il display QHD+ sempre attivo. Ricarica rapida, wireless e inversa completano un quadro che, per chi vive sempre con il telefono in mano, è semplicemente perfetto.
E poi c’è il supporto software Oppo. Anche se la durata ufficiale non è stata dichiarata per questo modello, la politica del brand parla chiaro: almeno 5 anni di aggiornamenti major e 6 anni di patch di sicurezza, in linea con quanto visto su Find X8 Pro. Un risultato che, nel panorama Android, rappresenta un vero punto di forza e garantisce longevità al dispositivo.
In definitiva, il paradosso del quotidiano con l’Oppo Find X8 Ultra è tutto qui: la potenza c’è, ma spesso non serve. Quando però arriva il momento di chiedere il massimo, il telefono risponde presente. E questa, per chi cerca il meglio in termini di Performance & Hardware, è la vera garanzia di qualità.
TL;DR: Oppo Find X8 Ultra è un sogno per chi ama la fotografia mobile, ma resta fuori portata – almeno ufficialmente – oltre i confini cinesi. Hardware incredibile, comparto fotografico da riferimento assoluto, autonomia e design superbi, con qualche compromesso da valutare per chi decide di importarlo.