Ricordo ancora quando, da ragazzino, scambiavo figurine con gli amici tra le risate durante la ricreazione. Non avrei mai pensato che anni dopo, ormai adulta, mi sarei trovata a rincorrere le stesse sensazioni – ma stavolta affiancata da un esercito di collezionisti che spazia dai ventenni ai sessantenni. Negli ultimi mesi, la Pokémon mania è riemersa con una forza che sembra non avere età né confini geografici. È un ritorno che sorprende, un po’ come ritrovare un vecchio peluche nella soffitta e riscoprire il valore nascosto dietro la polvere.
La Seconda Giovinezza delle Carte Pokémon: Un'Onda Che Non Si Spegne
Richieste Fuori Controllo: Quando le Edicole Non Bastano Più
Non lo avrei mai detto. Eppure, mi ritrovo a osservare ogni giorno la fila davanti alle edicole, e la scena si ripete identica: adulti, ragazzi, anche qualche nonno. Tutti in cerca di carte Pokémon. Sembra un déjà-vu anni ’90, ma la verità è che la mania è tornata — e, se possibile, è ancora più forte.
Si parla spesso delle grandi città, ma qui, a San Pietro di Feletto, succede la stessa cosa. Nulla di diverso rispetto a Milano o Roma. Siamo nel cuore della provincia, eppure la Pokémon mania non fa distinzioni.
Boom di richieste nelle edicole locali.
I clienti prenotano interi box da 30 carte senza battere ciglio.
San Pietro di Feletto vive lo stesso fermento delle metropoli.
Collezionisti Adulti: Dai 25 Ai 60 Anni, Senza Vergogna
Un tempo erano i ragazzini a scambiarsi carte Pokémon all’uscita da scuola, ora invece mi capita di vedere uomini in giacca e cravatta avvicinarsi al bancone, sussurrando quasi di voler riservare una scatola intera prima che finisca. E il bello? Non sono soli.
La fascia d'età più attiva: 25-50 anni.
Non mancano collezionisti anche fino a 60 anni. Sorprendente, vero?
I giovani spendono meno, spesso non hanno un budget proprio.
Giorgia Zanette, proprietaria dell’edicola-tabaccheria Rua di Feletto, lo racconta con un sorriso un po’ incredulo.
Le richieste di carte Pokémon sono talmente frequenti che i clienti prenotano addirittura interi box da 30 carte. – Giorgia Zanette
E, mi dice, succede spesso. In certi giorni, i box non arrivano nemmeno sugli scaffali: sono già prenotati, già “bruciati” prima di essere esposti. Così, chi vuole esser certo di avere le sue carte, gioca d’anticipo.
Un Fenomeno Che Si Ripete — Eppure Sempre Diverso
Giorgia non è la sola a notare il cambiamento. Anche Renato Peruzzet dell’edicola di Santa Maria di Feletto osserva questo nuovo boom. Mi spiega che la mania Pokémon “va a ondate”, ma stavolta la domanda sta toccando livelli che non vedeva da anni.
C’è qualcosa di quasi ciclico in tutto ciò. Un tempo era solo curiosità, ora c’è anche l’aspetto del collezionismo maturo, persino dell’investimento. Alcune carte, mi raccontano, possono valere anche 70 o 80 euro. Un piccolo tesoro, se ci pensiamo.
Box da 30 carte prenotati regolarmente.
Scambi e valutazioni si fanno anche online, alimentando il mercato locale e virtuale.
Tendenza stabile, anzi — in crescita rispetto agli ultimi anni.
San Pietro di Feletto: Piccolo Paese, Grande Mania
Non posso che notare come il fenomeno non sia più “roba da ragazzini”. Le edicole di paesini come San Pietro di Feletto stanno cavalcando quest’onda, spesso superando in vivacità realtà cittadine.
Oggi il target è soprattutto adulto: chi ha iniziato negli anni ’90 e non ha mai smesso, chi cerca la carta rara, chi vuole semplicemente rivivere un ricordo. E forse ci si ritrova a pensare: ma dove ci porterà questa mania?
Più di una Semplice Passione: Collezionismo, Investimenti e Mercato
Le Carte Pokémon: Non Solo un Gioco
Avevo sempre pensato alle carte Pokémon come semplici oggetti da scambiare tra amici. Oggi, invece, sembra quasi di essere in una vera e propria Borsa valori. Le carte rare possono arrivare a costare 70 o addirittura 80 euro ciascuna. Una cifra che qualche anno fa avrebbe fatto sorridere chiunque suoni nostalgico, ma oggi non fa più tanto ridere, a quanto pare.
Il Mercato Dietro le Carte
Chi entra in una cartoleria o sbircia tra gli scaffali dell’edicola di quartiere sente subito parlare di acquisti "importanti". E non parlo solo di ragazzini con la paghetta. Anche adulti, persino chi ha superato i 50 o 60 anni, prenotano intere scatole per accaparrarsi le ultime novità. Non è raro sentire di scatole da 30 carte che spariscono ancora prima di arrivare, wow.
Prezzi alle stelle: Alcune carte raggiungono i 70-80 euro sul mercato secondario.
Fasce d’età allargate: Non c’è più un’età “giusta” per collezionare; dai 25 anni in su, tutti vogliono la propria parte.
Nuove uscite attesissime: La FOMO – quella Fear of Missing Out che ci fa correre a prenotare ogni box – si sente forte anche qui.
Siti, Valutazioni e Scambi Online
Ci sono piattaforme online che sembrano nate apposta per questa nuova “febbre”. Sono siti dove collezionisti scambiano, valutano e vendono pezzi da collezione, come in una sorta di Wall Street in miniatura. Se non sai quanto vale la tua carta, basta un click e trovi subito una valutazione.
Mi è capitato di leggere storie di chi, grazie a queste piattaforme, è riuscito a portarsi a casa carte introvabili o a vendere veri e propri tesori ritrovati in qualche cassetto.
Un Investimento? Sì, Davvero
Quello che mi ha colpito di più, ascoltando gli edicolanti del mio paese, è la consapevolezza che ormai collezionare carte Pokémon non sia più solo una questione di passione. È diventato, per molti, una vera occasione di investimento. Ok, forse non come il Bitcoin, ma la logica... è simile! Si compra, si trattiene, e quando il valore aumenta – spesso grazie a nuove uscite o a un personaggio particolarmente amato – si rivende.
I preordini di scatole intere sono in costante aumento. C’è chi prenota mesi prima, solo per non rischiare di rimanere a mani vuote. E sì, la pressione si sente: l’attesa per il nuovo personaggio Pokémon in uscita a fine maggio si taglia col coltello.
Pare che ci sia una netta preferenza per i personaggi più 'cattivi' della serie. – Giorgia Zanette
La FOMO e il Boom delle Nuove Uscite
Personalmente, mi sorprende vedere la rapidità con cui la domanda cresce ogni volta che si parla di una nuova collezione. La FOMO, cioè la paura di restare fuori dal giro, ormai contamina ogni fascia d’età. Lo vedo anche tra i miei amici: basta un annuncio sui social e i gruppi WhatsApp si riempiono di domande, lamentele, screenshot di preorder andati a buon fine. Roba da far invidia ai fan di sneakers in edizione limitata.
Carte rarissime valutate fino a 80 euro.
Preordini e acquisti impulsivi in crescita.
Attesa spasmodica per il nuovo personaggio a fine maggio.
Il boom è reale. E non sembra destinato a fermarsi facilmente.
Nostalgia, Socialità e la Magia di Rinascere Ogni Decennio
Quando si parla di Pokémon, il primo pensiero corre spesso agli anni '90. Io stessa ricordo bene le immagini di Pikachu e Charmander in TV, i pomeriggi passati a scambiare figurine sotto casa, e quella sensazione di appartenere a un mondo dove tutto era possibile. Oggi, però, noto qualcosa di sorprendente: la Pokémon mania non è rimasta confinata nei ricordi. È tornata più forte che mai, pronta a conquistare nuove generazioni e, insieme, far incontrare adulti e ragazzi attorno alla stessa, coloratissima passione.
Un fenomeno che unisce generazioni
Mi colpisce sempre vedere, nei negozi e nelle edicole, file di persone di ogni età in attesa di acquistare le carte più ambite. Ci sono i bambini, certo, ma tanti sono collezionisti cresciuti proprio con i primi videogiochi o la celebre serie animata. Alcuni hanno superato i 40 anni, altri addirittura arrivano ai 60. La passione, però, è la stessa: un misto di nostalgia e curiosità, il desiderio di ritrovare emozioni passate e di viverne di nuove insieme ai più giovani.
E non posso non notare come il collezionismo e lo scambio siano diventati momenti di ritrovo sociale. Non solo nei negozi fisici, ma anche online, dove forum e gruppi di appassionati crescono ogni giorno. Si condividono consigli, si valutano carte, si organizzano spedizioni e scambi. A volte basta un messaggio per far nascere una nuova amicizia, o scoprire un pezzo mancante dalla propria collezione.
La reinvenzione delle icone culturali
Se c’è una cosa che i Pokémon insegnano, è la capacità di reinventarsi. Nati nel 1996 dall’idea visionaria di Satoshi Tajiri, sono passati dall’essere un semplice passatempo per bambini a diventare un fenomeno trasversale. Hanno saputo adattarsi ai trend e alle esigenze del pubblico, introducendo nuove generazioni di personaggi, giochi, e prodotti. Il risultato? Un interesse che si rinnova ogni dieci anni, ciclicamente, come se il brand riuscisse sempre a trovare la chiave giusta per restare attuale.
Nel mio piccolo, mi accorgo che la nostalgia non basta più a spiegare il boom attuale. C’è qualcosa di più profondo: la voglia di condividere, di scambiare, di sentirsi parte di una comunità. Oggi, con il 2025 alle porte, i Pokémon rappresentano un collante culturale e sociale tra generazioni, un ponte che unisce mondi apparentemente lontani.
Il successo delle carte Pokémon, pur vivendo fasi alterne, è destinato a continuare come fenomeno vivo ed evolutivo.
– Renato Peruzzet
Lo vediamo ovunque: nelle code davanti alle edicole, nei gruppi online che discutono di valutazioni e rarità, nelle mamme (e nei papà) che aiutano i figli a scegliere la prossima bustina. La Pokémon mania risveglia ricordi, certo, ma regala anche nuove esperienze e opportunità di incontro. È una magia che si rinnova, ogni decennio, sorprendentemente.
Quindi, sì, il brand Pokémon è molto più di una moda passeggera. Incarna la capacità delle grandi icone di reinventarsi e conquistare nuove fette di pubblico, senza mai perdere il legame con le proprie radici. E forse, la vera forza sta proprio qui: nella possibilità di rinascere, ancora e ancora, trasformando la nostalgia in entusiasmo collettivo. Io, sinceramente, non vedo l’ora di scoprire quali sorprese ci riserverà la prossima evoluzione di questa incredibile storia.