Lo ammetto: non sono mai stato un fanatico degli aggiornamenti automatici. Poi, un giorno, una schermata blu mi ha colto di sorpresa in piena videochiamata di lavoro. Da allora, ogni Patch Tuesday per me è diventato quasi una festività – di quelle che ti ricordano, col caffè del mattino, che metà della tua sicurezza digitale dipende proprio da questi update. Quello di giugno 2025? Non chiamatelo solo "patch": è un vero restyling che scuote Windows 11, con novità inaspettate che svelerò tra aneddoti e dettagli.
Non solo numeri: cosa cambia DAVVERO con KB5060842 e KB5060999?
Il Patch Tuesday di giugno 2025 per Windows 11 non è solo una questione di numeri o di build che si aggiornano. Dietro le sigle KB5060842 e KB5060999 si nasconde un cambiamento reale, tangibile, che va ben oltre la semplice routine degli aggiornamenti mensili. Microsoft ha infatti rilasciato due nuove build: KB5060842 per la versione 24H2 (build 26100.4343) e KB5060999 per le versioni 23H2 e 22H2 (build 22631.5472 e 22621.5472), segnando un nuovo punto di partenza per la sicurezza e la gestione dei dispositivi Windows 11.
Questi Windows 11 Updates sono obbligatori. Non si tratta più di scegliere se e quando aggiornare: Microsoft ha deciso che la sicurezza viene prima di tutto. E lo si nota subito, perché tutti gli aggiornamenti del Patch Tuesday vengono scaricati e installati automaticamente, senza bisogno di alcuna conferma esplicita da parte dell’utente. Ho provato a rimandare l’installazione, a cercare una scappatoia tra le impostazioni, ma niente da fare: la nuova politica è chiara e non lascia spazio a interpretazioni.
Il motivo di questa rigidità? Semplice: il pacchetto di giugno 2025 corregge ben 66 vulnerabilità, tra cui una zero-day attivamente sfruttata (CVE-2025-33053) e una falla pubblicamente nota (CVE-2025-33073) che interessava il client Windows SMB. Sono numeri che fanno riflettere, soprattutto se si considera che 10 di queste vulnerabilità sono classificate come critiche e 25 consentono l’esecuzione di codice remoto. In altre parole, la posta in gioco è alta e la protezione dei sistemi non può più essere lasciata all’iniziativa del singolo utente.
Ma le novità non si fermano qui. Uno dei cambiamenti più discussi riguarda System Restore. Con questo Patch Tuesday, Windows 11 limita la conservazione dei punti di ripristino a un massimo di 60 giorni. Dopo questo periodo, i punti più vecchi vengono eliminati automaticamente. Per chi, come me, era abituato a considerare i punti di ripristino come una sorta di “rete di sicurezza” sempre disponibile, si tratta di una svolta importante. Bisogna cambiare abitudini: niente più backup di sistema che restano lì per mesi, pronti all’uso in caso di problemi improvvisi. Ora la finestra temporale è più stretta, e la gestione dei backup diventa una questione di pianificazione e attenzione costante.
Non mancano, però, le funzionalità che migliorano davvero l’esperienza quotidiana. Una delle più interessanti è la Ripresa cross-device: se modifichiamo un file OneDrive sullo smartphone e sblocchiamo il PC entro cinque minuti, Windows 11 ci avvisa e ci permette di riprendere subito il lavoro da dove l’avevamo lasciato. Un piccolo dettaglio, ma che fa la differenza per chi lavora spesso tra dispositivi diversi.
Per gli amministratori IT, l’aggiornamento introduce nuove opzioni di risparmio energetico gestibili tramite criteri di gruppo e Microsoft Intune. Questo aiuta a prolungare la durata della batteria e a ridurre l’impatto ambientale, regolando l’attività in background e la luminosità dello schermo. Anche la gestione dell’HDR è stata semplificata, con etichette più chiare e la possibilità di attivare Dolby Vision indipendentemente dalle altre impostazioni.
Un altro aspetto che merita attenzione riguarda l’accessibilità, soprattutto sui PC Copilot+. L’Assistente vocale ora può fornire descrizioni dettagliate delle immagini grazie all’intelligenza artificiale, migliorando l’esperienza per utenti non vedenti o ipovedenti. E per chi cerca file o impostazioni, la ricerca ora supporta il linguaggio naturale, rendendo tutto più intuitivo.
Non dimentichiamo le correzioni ai bug più fastidiosi: è stato risolto il problema della schermata blu (BSOD) su dispositivi con BitLocker attivo su unità rimovibili e una perdita di memoria che impattava le prestazioni in scenari multiutente.
"L'aggiornamento cumulativo di giugno 2025 rappresenta una svolta per la sicurezza e la gestione dei device Windows 11" - Marco Ferri, analista IT
In sintesi, il Patch Tuesday di giugno 2025 con KB5060842 e KB5060999 segna un passo deciso verso una maggiore sicurezza, una gestione più moderna dei backup e una serie di miglioramenti pratici che cambiano davvero il modo di usare Windows 11. E, almeno stavolta, non si tratta solo di numeri.

La sicurezza non dorme mai: 66 vulnerabilità tappate (e un paio fanno paura)
Il Patch Tuesday di giugno 2025 per Windows 11 non lascia spazio a dubbi: la sicurezza rimane la priorità assoluta. Microsoft ha rilasciato un pacchetto di Security Updates che va a correggere ben 66 vulnerabilità, tra cui spiccano due casi che hanno fatto tremare non solo gli amministratori IT, ma anche chi, come me, si sente sempre un po’ paranoico quando si parla di Vulnerabilità di sistema.
La notizia più allarmante riguarda la falla zero-day CVE-2025-33053
nel protocollo WebDAV. Questa vulnerabilità era già attivamente sfruttata da hacker, il che significa che gli attacchi non erano solo teorici, ma reali e in corso. In parallelo, Microsoft ha risolto anche una vulnerabilità pubblica (CVE-2025-33073
) nel client SMB di Windows, altro punto critico che aveva già attirato l’attenzione della comunità di sicurezza.
“Risolvere una falla zero-day attivamente usata è un segnale forte che Microsoft tiene davvero ai propri utenti.”
— Paola Gentile, cyber security specialist
Il June 2025 Patch non si limita a questi due casi eclatanti. Nel dettaglio, il bollettino segnala:
- 10 vulnerabilità critiche
- 25 vulnerabilità di Remote Code Execution (RCE)
- 13 falle di elevazione dei privilegi
- Altre categorie minori, ma non meno importanti
Questi numeri raccontano una realtà: ogni Patch Tuesday è una corsa contro il tempo per chi si occupa di sicurezza, e questa tornata non fa eccezione. Secondo quanto emerge dalle note ufficiali e dalle analisi degli esperti, alcune delle vulnerabilità corrette stavano già causando problemi concreti, mentre altre avrebbero potuto avere impatti devastanti su organizzazioni e utenti privati se lasciate senza patch.
Microsoft ha risposto con tempestività, rendendo l’installazione degli aggiornamenti obbligatoria per tutte le versioni supportate di Windows 11. Le build interessate sono la 26100.4343 (24H2) tramite KB5060842
e le 22631.5472 e 22621.5472 (23H2 e 22H2) tramite KB5060999
. L’aggiornamento viene distribuito in automatico, ma chi preferisce può scaricare manualmente i pacchetti dal Microsoft Update Catalog. Un dettaglio che non va sottovalutato: a partire da questo mese, i punti di ripristino di sistema saranno conservati solo per 60 giorni, una novità che cambia la gestione dei backup e obbliga a pianificare con maggiore attenzione.
Non posso negarlo: ogni volta che leggo di una zero-day attivamente sfruttata, la mia paranoia sale alle stelle. Installare subito gli aggiornamenti o rischiare? Per me la risposta è scontata: installate subito. Non è solo questione di prudenza, ma di buon senso. Le vulnerabilità di tipo RCE e le falle di elevazione dei privilegi sono tra le più pericolose, perché possono consentire a un attaccante di prendere il controllo completo del sistema o di muoversi lateralmente all’interno di una rete aziendale.
Research shows che l’aggiornamento di giugno 2025 ha centrato due punti nevralgici: la correzione di una zero-day e di una vulnerabilità pubblica, confermando che la sicurezza non è mai un aspetto secondario per Microsoft. Ogni Patch Tuesday diventa così un appuntamento imprescindibile per chi vuole mantenere protetti i propri dispositivi Windows 11, sia in ambito aziendale sia domestico.
In sintesi, il June 2025 Patch si distingue per la rapidità e la concretezza della risposta di Microsoft a minacce reali e potenziali. Se c’è una lezione che ho imparato in questi anni, è che la sicurezza non dorme mai. E nemmeno noi dovremmo abbassare la guardia.
Funzionalità inedite e Copilot+: la Ripresa cross-device e oltre
Il Patch Tuesday di giugno 2025 per Windows 11 non si limita a correggere vulnerabilità: introduce una serie di Copilot+ PC novità che cambiano davvero il modo in cui lavoriamo e interagiamo con i nostri dispositivi. Tra le innovazioni più attese spicca la Ripresa cross-device, una funzione che ho trovato subito pratica e intuitiva. Ora, se inizio a modificare un file su OneDrive dal mio smartphone, posso riprendere esattamente da dove avevo lasciato sul PC, grazie a una notifica smart che compare entro 5 minuti dallo sblocco del computer. È una soluzione che risponde alle esigenze di chi lavora in mobilità, ma anche di studenti e professionisti che alternano dispositivi durante la giornata.
Questa Ripresa cross-device non è solo una comodità: rappresenta un passo avanti concreto verso l’integrazione tra mobile e desktop, un tema sempre più centrale nelle strategie Microsoft. L’esperienza di continuità è fluida, quasi invisibile, ma fa la differenza soprattutto quando si passa spesso da smartphone a PC. In un contesto di smart working e didattica digitale, questa novità si rivela fondamentale.
Accessibilità Windows 11: Copilot+ e AI al servizio di tutti
Un altro aspetto che mi ha colpito è l’attenzione all’Accessibilità Windows 11, grazie a Copilot+ e all’Intelligenza artificiale Windows 11. L’Assistente vocale ora può fornire descrizioni dettagliate di immagini, grafici e diagrammi, generate direttamente dall’AI. L’attivazione è semplice: basta premere Ctrl + Windows + Invio
per avviare la lettura delle descrizioni, oppure Assistente vocale + CTRL + D
per ascoltare i dettagli di un’immagine selezionata.
Questa funzione è pensata per utenti non vedenti o ipovedenti, ma in realtà può essere utile a chiunque abbia bisogno di un supporto aggiuntivo nella comprensione di contenuti visivi. Come sottolinea Giovanna Lorusso, accessibility advocate:
"L’intelligenza artificiale non è solo una buzzword: con Copilot+ la differenza nell’accessibilità è già tangibile."
La sensazione è che Microsoft stia investendo nell’AI non solo per motivi di marketing, ma per offrire strumenti realmente utili e immediatamente fruibili. Questa scelta si riflette anche nella possibilità di utilizzare il linguaggio naturale per la ricerca di file e impostazioni. Ad esempio, posso digitare “cambia tema” o “foto di castelli europei” e ottenere risultati pertinenti, anche tra le fotografie archiviate nel cloud.
Ricerca naturale e fotografie nel cloud: tutto a portata di parola
La nuova ricerca file con linguaggio naturale è una delle Windows 11 Updates che semplifica la vita quotidiana. Non devo più ricordare il nome esatto di un file o navigare tra cartelle infinite: posso descrivere ciò che cerco e il sistema trova documenti, impostazioni o immagini nel cloud, anche grazie alle descrizioni generate automaticamente. È una funzione che riduce drasticamente il tempo perso nei menu e rende la gestione dei contenuti più accessibile a tutti.
HDR migliorato e Dolby Vision: immagini più chiare e controlli intuitivi
Un’altra novità che ho apprezzato riguarda la gestione dell’HDR. Le impostazioni sono ora più chiare e accessibili da Impostazioni > Sistema > Display. Sono state introdotte etichette più comprensibili, la possibilità di trasmettere video in HDR anche quando la modalità HDR è disattivata, e – per i dispositivi compatibili – un nuovo interruttore per attivare o disattivare Dolby Vision indipendentemente dalle altre impostazioni.
Questi miglioramenti non sono solo estetici: rendono l’esperienza d’uso più semplice e immediata. Personalmente, ho notato di perdere meno tempo nei menu e di poter gestire meglio la qualità delle immagini, sia durante il lavoro che nel tempo libero.
In sintesi, il Patch Tuesday di giugno 2025 segna un punto di svolta per Windows 11, con Copilot+ PC novità che puntano su accessibilità, continuità e intelligenza artificiale applicata in modo concreto. Le nuove funzioni sono già disponibili e dimostrano che l’investimento di Microsoft nell’AI va ben oltre le parole, portando benefici tangibili nella vita quotidiana di utenti e professionisti.

Degne di una FAQ: soluzioni pratiche e piccoli dettagli che fanno la differenza
Quando si parla di Windows 11 Updates, spesso ci si concentra sulle grandi novità, ma sono i dettagli a fare davvero la differenza nell’esperienza quotidiana. Il Patch Tuesday di giugno 2025 non fa eccezione: Microsoft ha introdotto una serie di soluzioni pratiche che rispondono alle esigenze reali di utenti e amministratori, spesso trascurate nei comunicati ufficiali ma fondamentali nella vita di tutti i giorni.
FAQ Windows 11: la risposta è già nelle Impostazioni
Una delle novità più sottovalutate – e, a mio avviso, più utili – è la nuova sezione FAQ Windows 11 integrata direttamente in Impostazioni di sistema > Informazioni. Non si tratta di una semplice raccolta di domande e risposte, ma di una guida pratica che copre configurazione, performance e compatibilità. Finalmente, non serve più perdersi tra forum, gruppi Facebook o thread infiniti su Reddit per trovare la soluzione a un problema comune: la risposta è già lì, a portata di clic.
"La praticità delle nuove FAQ riduce la conoscenza dispersa e accelera il supporto anche per gli utenti meno esperti." - Francesca Morelli, IT trainer
Questa centralizzazione delle informazioni, come sottolinea anche la trainer IT Francesca Morelli, rappresenta un cambio di passo importante. Non solo per chi si affaccia per la prima volta su Windows 11, ma anche per chi, come me, si trova spesso a risolvere piccoli intoppi per colleghi o familiari. È una di quelle soluzioni che, pur sembrando banali, tagliano ore di ricerca e frustrazione.
Impostazioni Windows 11: addio vecchio Pannello di controllo per il mouse
Un altro dettaglio che segna il progresso verso una User Experience più moderna riguarda le preferenze del mouse. Ora sono accessibili direttamente da Impostazioni > Accessibilità > Mouse, senza dover più passare dal vecchio e ormai obsoleto Pannello di controllo. Sembra un cambiamento minimo, ma chi lavora spesso su più dispositivi o configura postazioni per altri sa quanto sia frustrante dover cercare opzioni nascoste tra menu datati. Questa semplificazione rende tutto più intuitivo e coerente con il resto dell’interfaccia di Windows 11.
BitLocker bug: il panico della schermata blu è (finalmente) un ricordo
Tra i bug critici risolti con questo aggiornamento, il famigerato BitLocker bug merita una menzione speciale. Fino a ieri, il risveglio dalla sospensione su dispositivi con BitLocker attivo su dischi rimovibili poteva trasformarsi in un incubo: la temuta schermata blu della morte (BSOD) era sempre dietro l’angolo. Ora, grazie a questa patch, il problema è stato finalmente risolto. Gli amministratori IT possono tirare un sospiro di sollievo, e anche chi utilizza spesso chiavette USB protette non dovrà più temere crash improvvisi.
Multiutente desktop remoto: prestazioni finalmente all’altezza
Un’altra correzione che ho potuto testare personalmente riguarda la perdita di memoria su Input Service, che impattava pesantemente le prestazioni in scenari multiutente desktop remoto. Prima dell’aggiornamento, bastava lavorare con più sessioni aperte o utilizzare il desktop remoto per notare un rallentamento progressivo del sistema. Ora, il PC locale “respira” decisamente meglio: la gestione della memoria è più efficiente e le prestazioni restano stabili anche dopo ore di utilizzo intenso.
- FAQ centralizzate in Impostazioni: meno tempo perso e risposte immediate
- Preferenze mouse più accessibili: addio ai vecchi menu
- BitLocker bug risolto: sicurezza senza rischi di crash
- Memory leak su Input Service corretto: performance garantite per tutti, anche in ambienti multiutente
In sintesi, queste soluzioni pratiche – spesso richieste a gran voce dalla community – dimostrano come i piccoli dettagli, quando affrontati con attenzione, possano davvero migliorare la vita di chi utilizza Windows 11 ogni giorno. E, come la storia degli aggiornamenti ci insegna, sono proprio questi interventi mirati a fare la differenza tra un sistema operativo frustrante e uno che “funziona e basta”.
Extra tech: offerte hardware, privacy e un occhio ai dettagli nascosti
Quando si parla di aggiornamenti Windows 11, spesso ci si concentra sulle patch di sicurezza, sulle nuove funzionalità o sulle correzioni dei bug più evidenti. Ma c’è un mondo di dettagli che passa quasi inosservato e che, invece, fa la differenza nell’esperienza quotidiana di chi lavora, studia o semplicemente usa il PC per gestire la casa. L’ecosistema Microsoft, infatti, non è più solo software: si estende a offerte hardware dedicate, soluzioni smart home e, soprattutto, a una gestione della privacy sempre più trasparente e personalizzabile.
Partiamo dalle offerte hardware, che in questo periodo si fanno particolarmente interessanti per chi cerca un notebook pronto all’uso, senza dover perdere tempo in configurazioni o installazioni. I notebook Lenovo con Windows 11 Pro rappresentano una soluzione concreta: processore Intel i5-1342H, 16GB di RAM, SSD da 512GB e display Full HD da 15,6 pollici. Sono pensati per il lavoro e lo smart working, ma anche per chi vuole un PC affidabile, già equipaggiato con Windows 11 Pro e Libre Office. In pratica, si accende e si parte. Non è un dettaglio da poco, soprattutto per chi ha bisogno di strumenti subito operativi, magari in contesti aziendali o per la didattica a distanza.
Ma l’innovazione non si ferma al computer. L’integrazione tra Windows 11 e il mondo della smart home è sempre più stretta, come dimostrano le soluzioni di sicurezza firmate Ring. Il Kit Ring Alarm S e la Stick Up Cam Pro (versione a batteria, con rilevamento 3D del movimento e compatibilità Alexa) sono tra i dispositivi più segnalati per chi vuole proteggere la propria abitazione in modo intelligente. La prova gratuita di 30 giorni permette di testare tutte le funzioni avanzate, dal monitoraggio in tempo reale alle notifiche su smartphone. E la gestione tramite Alexa rende tutto ancora più immediato, con la possibilità di integrare questi sistemi nell’automazione domestica già esistente.
Un aspetto che non passa mai di moda, anzi, diventa ogni mese più centrale, è quello della privacy. Con l’aggiornamento di giugno 2025, Microsoft ribadisce l’importanza della trasparenza nella gestione dei dati personali su Windows 11. La raccolta di dati – cookie, identificatori del dispositivo, lingua, tecnologie supportate – viene gestita secondo il framework IAB Europe, coinvolgendo fino a 1496 partner pubblicitari. È l’utente a decidere: tramite le impostazioni sulla privacy, si può dare o meno il consenso all’uso dei dati per pubblicità personalizzata, misurazione delle performance e analisi del pubblico. E qui arriva il consiglio non richiesto, ma fondamentale: prima di accettare in blocco cookie e pubblicità “personalizzata”, vale la pena esplorare le schede “Finalità” e “Gestisci partner”. Solo così si mantiene il controllo reale su cosa viene condiviso e con chi.
In un panorama dove la sicurezza informatica è sempre più sotto i riflettori – con 66 vulnerabilità corrette solo nell’ultimo Patch Tuesday, tra cui una zero-day attivamente sfruttata – la fiducia verso Microsoft si costruisce anche su questi dettagli. Come sottolinea il tech reviewer Luca De Santis:
"La fiducia in Microsoft passa anche dalle piccole cose: privacy gestibile, hardware all’altezza, soluzioni smart che funzionano davvero."
In conclusione, il Patch Tuesday di giugno 2025 non è solo una questione di patch e aggiornamenti. È la fotografia di un ecosistema che evolve, abbracciando hardware di qualità, soluzioni smart home come Ring Alarm S e una gestione della privacy che mette l’utente al centro. Un invito, forse, a guardare oltre le solite notifiche di Windows Update e a scoprire quanto la tecnologia possa essere davvero su misura, se si presta attenzione ai dettagli nascosti.
TL;DR: Il Patch Tuesday di giugno 2025 per Windows 11 non si limita a correggere problemi; introduce nuove funzioni chiave, rafforza la sicurezza con ben 66 vulnerabilità risolte e si concentra su esperienza utente, accessibilità e privacy. Obbligatorio aggiornarsi, ma anche sorprendersi.